Il ruggito della Tigre travolge l’International Team, che aveva guidato la sfida fino a ieri, e regala la Presidents Cup agli Stati Uniti. Tiger Woods domina l’ultima giornata di gare della Tredicesima edizione della competizione e, sul percorso del Royal Melbourne GC, a Melbourne in Australia compie una rimonta storica per il 16-14 finale. Lo rende noto la Federgolf.
Tiger in doppia veste
La squadra affidata a Tiger Woods, nell’insolita veste di capitano e giocatore, con un parziale di 8-4 nei singoli ha ribaltato il risultato di 8-10 maturato in favore della compagine guidata dal sudafricano Ernie Els dopo le quattro sessioni di doppio.
Grande protagonista l’ex numero uno del mondo che si è messo per primo nella lista americana delle partenze e ha dato il via alla rimonta battendo il messicano Abraham Ancer, che è stato il migliore degli “Internazionali” insieme al coreano Sungjae Im.
Woods, dopo un avvio di gara equilibrato, è passato 2 up alla decima buca e non ha avuto più problemi. In tal modo ha stabilito il nuovo record di vittorie personali nella competizione con 27, superando Phil Mickelson (26). Inoltre ha ottenuto tre successi (due in doppio con Justin Thomas) su tre incontri realizzando punteggio pieno e replicando quanto aveva fatto nel 2009, quando però giocò cinque match tutti vinti.
Sospinti dalla Tigre
Sulla spinta del punto di Woods gli americani hanno cambiato il volto alla gara nelle successive tre partite, quando dopo il pari tra Hideki Matsuyama (Int) e Tony Finau, sono passati a condurre con Patrick Reed, svegliatosi dopo aver perso i tre doppi giocati con Webb Simpson, e con Dustin Johnson, che ha sconfitto un Haotong Li sotto tono e unico rimasto a zero punti tra i suoi.
Dopo il pareggio tra Adam Hadwin e Bryson DeChambeau, piuttosto in ombra e in campo una sola volta (con sconfitta) nei doppi, ha rimesso tutto in equilibrio Sungjae Im ma Patrick Cantlay, Xander Schauffele e Webb Simpson hanno fatto 15-12.
Ha provato a ridare speranze al team di Els Cameron Smith ma Matt Kuchar si è preso l’onore di conquistare il mezzo punto della vittoria contro Louis Oosthuizen. E, a chiudere, hanno impattato anche Marc Leishman (Int) e Rickie Fowler.
Bilancio sempre più favorevole agli USA nella Presidents Cup con 11 vittorie, un pari e una sconfitta. Realizzando otto punti nei singoli gli americani hanno eguagliato quanto avevano già fatto nel 1994.
I migliori della sfida
I migliori in campo sono stati in casa americana Justin Thomas, Tiger Woods, Xander Schauffele, Patrick Cantlay e Rickie Fowler anch’egli imbattuto con una vittoria e tre pari. Tra gli “Internazionali” come detto ottimi Abraham Ancer e Sungjae Im, e bene anche Louis Oosthuizen e Hideki Matsuyama.