Judo – Al via a Marrakech i Mondiali Juniores con 15 Azzurri

Parte oggi il Campionato del Mondo Juniores di judo a Marrakech. L’anno scorso a Nassau Alice Bellandi, Manuel Lombardo e Christian Parlati si misero al collo tre storiche medaglie d’oro. La Nazionale Italiana riparte da quello straordinario risultato per affrontare la rassegna iridata che vedrà impegnati la bellezza di 558 atleti (321M-237F) in rappresentanza di 88 nazioni e 5 continenti. Lo rende noto la Fijlkam.

Evento universale

Si tratta di una partecipazione globale con un incremento particolarmente significativo rispetto all’anno scorso a Nassau (dove il numero di partecipanti fu di 425 atleti e 66 nazioni), quando l’Italia fu protagonista e si attestò al secondo posto nel medagliere iridato dietro al solito stratosferico Giappone (7-6-5).

La squadra azzurra di judo, guidata dallo staff tecnico composto dal Direttore Tecnico Nazionale Kyoshi Murakami e dai tecnici Dario Romano, Raffaele Parlati, Corrado Bongiorno, Raffaele Toniolo, è stata leggermente ritoccata all’ultimo momento con l’inserimento di Edoardo Mella nei 73 kg e sarà composta da 15 elementi.

La Nazionale Azzurra di Judo

Sei ragazze e nove ragazzi sono stati selezionati per rappresentare l’Italia ai Mondiali: Martina Castagnola, Federica Silveri (52), Nicolle D’Isanto, Nadia Simeoli (63), Martina Esposito (70), Arianna Conti (78), Alessandro Aramu, Biagio D’Angelo (60), Federico Cuniberti (66), Mattia Prosdocimo, Edoardo Mella (73), Kenny Komi Bedel, Giacomo Gamba (81), Gennaro Pirelli (90), Sylvain Lorenzo Agro (+100).

Castagnola e Bedel

C’è grande speranza nelle performance dei nostri atleti come appare ascoltando anche le parole di due degli attesi protagonisti: “Sarà importante dare il massimo e divertirci, – ha detto Martina Castagnola – siamo un gruppo compatto e possiamo fare grandi cose. E, naturalmente, un bell’in bocca al lupo a tutti!”.

“Dovremo mettercela tutta. – ha detto a sua volta Kenny Bedel – Siamo una bellissima squadra, unita e coesa e abbiamo le potenzialità per fare tutti un ottimo mondiale”. La parola ora passa al tatami.