La 36esima edizione di Vivicittà, manifestazione podistica organizzata dall’Uisp per la prima volta sulla distanza dei 10 chilometri, si è svolta in 33 città italiane e 11 estere. In campo maschile affermazione per Samuele Dini, 24enne livornese delle Fiamme Gialle che ha chiuso al primo posto la gara di Reggio Emilia in 30:45 (tempo compensato). La prova femminile, invece, è stata vinta dalla 23enne Isabel diniMattuzzi (Us Quercia Trentingrana Rovereto), che ha corso ad Arco di Trento in 32:30 (tempo compensato). Lo comunica una nota della FIDAL.
La giovane mezzofondista, finalista nei 3000 siepi agli Europei di Berlino 2018, è riuscita a imporsi dopo il terzo posto centrato nel 2017 e il secondo dello scorso anno. Il bel tempo in tutta Italia ha favorito la partecipazione: hanno preso il via complessivamente 11.377 atleti alla competitiva e 40.000 alla non agonistica.
Le presenze più massicce si sono registrate a Reggio Emilia, con 7000 partenti, e da sottolineare i 600 detenuti che hanno corso nel carcere di Bollate (Milano). Tutti uniti dai valori che Vivicittà trasmette da sempre: diritti, ambiente, solidarietà. Lo slogan di questa edizione di Vivicittà è stato “L’uguaglianza è in gioco”, per sensibilizzare istituzioni e opinione pubblica sul valore della coesione sociale.