Dieta e corsa, un legame tutto da analizzare. I ricercatori dell’Università del Texas ad Austin indicano in uno studio che un esercizio fisico regolare sarebbe legato a migliori abitudini alimentari.
Lo studio, pubblicato sull’International Journal of Obesity, ha esaminato 2.680 giovani adulti che non stavano facendo regolarmente esercizio fisico o dieta. Gli scienziati, si legge, hanno scoperto che dopo aver fatto esercizio fisico, per esempio corsa, per diverse settimane, i partecipanti allo studio precedentemente sedentari erano più propensi a scegliere cibi come carni magre, frutta e verdura, mentre diminuivano le preferenze per cibi fritti, bibite e altre opzioni non salutari.
Sebbene questo studio non abbia esaminato il meccanismo in atto dietro i cambiamenti – spiega la nota – ricerche precedenti hanno rilevato che l’esercizio moderato può ridurre la preferenza per cibi ad alto contenuto di grassi negli animali attraverso i cambiamenti nei livelli di dopamina.
Dieta ed esercizio fisico: il legame
Diversi studi, aggiungono i ricercatori, hanno anche dimostrato una relazione tra l’intensità dell’esercizio e la quantità di ormoni che regolano l’appetito nel corpo.
Le sessioni di allenamento consistevano in 30 minuti di esercizio aerobico al 65-85% della frequenza cardiaca massima specifica per età e sesso della persona, insieme ad un riscaldamento di 5 minuti e un defaticamento di 5 minuti. I partecipanti indossavano monitor a frequenza cardiaca e potevano scegliere tra una varietà di tipi di esercizi, ad esempio su cyclette, tapis roulant o macchine ellittiche.
“Il processo di diventare fisicamente attivi può influenzare il comportamento alimentare”, spiega Molly Bray, presidente del dipartimento di Scienze della nutrizione presso l’UT Austin e membro della facoltà di pediatria presso la Dell Medical School.
“Uno dei motivi per cui dobbiamo promuovere l’esercizio – spiega – è per le abitudini sane che può creare in altre aree. Questa combinazione è molto potente.” Lo studio ha esaminato persone di età compresa tra 18 e 35 anni, un periodo critico in relazione alla dieta e alla formazione di sane abitudini.
Precedenti studi, spiegano i ricercatori, hanno rilevato che un considerevole aumento di peso si verifica durante gli anni dell’università e che un lieve o moderatamente sovrappeso a 20-22 anni aumenta il rischio di obesità più tardi nella vita. Bray parla poi di una sorta di ”risvolto psicologico” dello studio: “Molti partecipanti non sapevano di avere una persona attiva e sana al loro interno”.