Quattro anni di attesa per tornare a sognare. Dopo le buone prestazioni a Londra (decimo) e Rio de Janeiro (quattordicesimo), Alessandro Fabian, stella del Triathlon azzurro, punta alla terza Olimpiade consecutiva e soprattutto a migliorare i piazzamenti già raggiunti.
Il triatleta veneto, miglior italiano assoluto in questa disciplina, ha iniziato ufficialmente la preparazione per quella che si prefigura come una delle stagioni più importanti della sua carriera.
Percorso lungo e complesso
Tokyo è l’obiettivo principale, ma il percorso per qualificarsi è lungo e impegnativo. La conquista dei punti per volare in Giappone partirà a marzo con l’esordio nel prestigioso circuito della World Triathlon Series ad Abu Dhabi, per poi andare alle Bermuda e a Yokohama sempre per le WTS, e chiudere con Leeds a giugno. Quattro appuntamenti fondamentali in cui Fabian rappresenterà l’Italia in uno degli sport olimpici più duri in assoluto.
“L’anno olimpico è sempre speciale per un atleta, aumentano le emozioni ma anche le motivazioni per dare il massimo” dice Fabian dal ritiro di Fuerteventura, dove si allena fino a sei ore al giorno tra corsa, bicicletta, nuoto e palestra. “Il sogno è tagliare il traguardo di Tokyo migliorando rispetto alle esperienze precedenti, ma la testa deve essere sui primi appuntamenti delle World Series, dove ci giochiamo punti fondamentali per la qualificazione olimpica.
Per me sarebbe la terza partecipazione, quindi mi piacerebbe moltissimo ottenere un piazzamento di prestigio, senza precludermi alcun obiettivo”, aggiunge Alessandro.
I giorni da segnare sul calendario saranno il 27 luglio, giorno della gara maschile, e il 1° agosto, dedicato alla staffetta mista, attesa novità della XXXII edizione dei Giochi. “Nel recente passato l’Italia ha dimostrato di essere competitiva anche in questa formula, che prevede un mini-triathlon per quattro atleti, due donne e due uomini, che si passeranno il testimone in modo alternato. Staremo a vedere!”, commenta il trentaduenne padovano.
Verso Tokyo
Il programma di avvicinamento a Tokyo si prevede molto ricco. Dopo il training camp nelle Canarie sono previsti una tappa a Clermont, in Florida, poi di nuovo un passaggio in un’isola spagnola, a Palma di Maiorca, un ritiro in altura, nella piccola cittadina di Les Angles sui Pirenei, ed infine, il camp spagnolo di Banyoles prima di trasferirsi in Giappone.
“Il programma è stato preparato al dettaglio a quattro mani con il CT Filiol, con cui mi alleno ormai da tre anni. È finalizzato a preparare il corpo e la mente alle difficili condizioni che troveremo nella capitale nipponica, senza trascurare il percorso d’avvicinamento all’obiettivo più importante della stagione”, conclude Fabian.