L’ottava giornata della serie A di hockey inline vede le goleade di Vicenza e Ferrara. Milano fatica contro un Asiago arroccato a difesa di Stella ma alla lunga prevale la qualità degli uomini di Luca Rigoni.
Stesso andamento a Verona dove il Torino passa presto in vantaggio ma non riesce a prendere il largo con un Cus molto difensivo.
Nella norma anche il derby fra Cittadella e Padova in quanto ogni derby, si sa, sfugge a qualsiasi logica di classifica e forze in campo. Cittadella scappa sul 3-0 e poi resiste al tentativo di rimonta dei Ghosts che vengono così appaiati in classifica proprio dai granata. lo rende noto la Fisr.
Vicenza e Torino senza problemi
Senza storia le gare in cui la seconda (Vicenza) e la terza (Real) forza del campionato di hockey inline visto che si trovano ad affrontare penultima (Piacenza) e ultima (Verona). In Diavoli – Lepis gli ospiti rimangono in partita per sette minuti e cioè fino a quando Astolfi insacca il 2-1.
Da lì in poi è una vera e propria pioggia di reti biancorossa con Vicenza che chiude addirittura sul 10-1 la prima frazione. Nella ripresa la musica non cambia e per i berici lo score registra le quattro reti di Frigo, le triplette di Delfino e del rientrante Simsic oltre alle doppiette di Loncar, Lievore e Baldan. Prossimo turno che vedrà la sfida salvezza tra Piacenza e Verona.
Verona che nella giornata di ieri ha ospitato al Pala Avesani il quotato Real Torino in una gara che, nonostante la tattica assai difensivista del CUS, ha visto i piemontesi scappare subito sullo 0-2 con Letizia e Zorloni e poi amministrare fino all’intervallo.
In una ripresa-fotocopia ancora Real a fare possesso e Cus a difendere con i denti cercando fortuna in contropiede ma Dal Vecchio, nuovamente titolare, non è in vena di regali e stoppa tutte le conclusioni di Battistella e compagni. Per Torino altre due marcature di Corio e Traverso fissano il risultato sul definitivo 0-4.
Ferrara a valanga su Monleale
La sfida Ferrara-Monleale vede gli estensi schierare il nuovo innesto Grancara (ma non gli sloveni Fink e Leben) e a fare un sol boccone dei Falchi alessandrini che dopo il pareggio temporaneo di Crisci si iscrivono alla voce “non pervenuti” incassando una rete dietro l’altra dimostrando come Peruzzi (assente) sia l’ago della bilancia per gli orange.
Monleale fa fallo ed i Warriors segnano, questo in estrema sintesi, il refrain del match con Ferrara a segnare 3 delle 4 reti del primo tempo con l’uomo in più.
Nella ripresa la musica non cambia, anzi, arrivano altre 11 reti estensi con tutto il roster praticamente a segno; tripletta di Ballarin e doppiette di Bellini, Lettera, Zabbari e Weger per Ferrara che non toglie mai il piede dall’acceleratore segnando ben 5 reti negli ultimi 4 minuti di gara.
Il 15-1 che chiude il referto costringe Monleale ad una serie riflessione.
Milano fatica contro Asiago
Meno scontata del previsto la gara fra Milano ed Asiago Vipers in cui gli ospiti, complice un line-up davvero striminzito impostano una gara di gran sacrificio e copertura dalle parti di Stella che ha dato solidità al reparto difensivo della squadra di Sommadossi.
Asiago copre bene e riparte in transizione trovando il vantaggio con Berthod che fulmina Pignatti tra i gambali. Lo 0-1 dura 5’ minuti e cioè fino a quando Bellini, in azione personale insistita, trova il rimbalzo giusto che impatta la partita.
Il ritornello non cambia con molta densità di Asiago dalle parti di Stella e Milano, tambureggiante, alla ricerca del vantaggio che arriva con una combinazione Ferrari-Lettera che incrocia il disco sul palo lungo dove non può arrivare la pinza del goalie arancionero.
Rientrate dagli spogliatoi sul 2-1 per Milano, le squadre non cambiano “registro” e il match vede il Quanta spingere e Asiago contenere le sfuriate di Banchero e compagnia; su una penalità a Berthod arriva puntuale la triangolazione fra Lettera e Belcastro che vale il 3-1 che destabilizza gli ospiti che, sull’ingaggio successivo subiscono in 11” la quarta marcatura a firma di Banchero.
L’incontro subisce una battuta d’arresto con Milano che smette di attaccare ed Asiago che “accetta” di non giocare aspettando gli ultimi minuti per provare a riaprirla.
Una rete di Berthod in superiorità riaccende per qualche minuto il match con Asiago che beneficia anche di una nuova superiorità ma un fallo su Belcastro riporta le squadre in parità numerica, smorza l’entusiasmo degli ospiti e consente ai campioni d’Italia di hockey inline di “congelare” il match ed incamerare i 3 punti.
Cittadella fa suo il derby
Il derby di Cittadella che opponeva i padroni di casa ai Ghosts Padova di Marobin vede trionfare i padroni di casa. Ospiti a vantare un ipotetico vantaggio nei favori del pronostico ma i derby, anche quelli di hockey inline, sfuggono ad ogni logica e così è stato anche in questa occasione.
Cittadella mette in pista maggior “fame” rispetto a Padova e, nel primo quarto d’ora, scappa via nel risultato con le reti di Bragagnolo, Grigoletto e Covolo che colpisce addirittura in inferiorità numerica.
Gara molto sentita e quindi molto nervosa (saranno quasi 50 i minuti di penalità totali) con le panche puniti spesso “sovraffollate” ma con gli special team a secco per tutta la prima frazione che si chiude sul 3-0 per i padroni di casa.
Nella ripresa una fiammata di Padova, firmata Calore-Rossetto, riporta a -1 la formazione del presidente Zampieri ma Lago spegne subito l’entusiasmo dei fantasmi superando Laner (preferito a Facchinetti) per il 4-2.
La gara rimane molto tesa e Cittadella in doppia superiorità (out Elia Calore e Campulla) chiude virtualmente il match con l’ottima combinazione fra Tonin e Tombolan che spara il disco del 5-2 alle spalle del portiere avversario.
Prima della sirena Cittadella allunga sul 6-2 con Tiatto e Padova fissa il 6-3 con Chelodi.