La storia è fatta di corsi e ricorsi storici. E, in questo momento, non è esagerato parlare di “Valanga Azzurra”. Certo non sono più gli anni Settanta dove Gustav Thoeni e Piero Gros furoreggiavano a suon di successi e Coppe del Mondo (dal 1971 al 1975 il circo bianco era territorio di caccia incontrastato per gli italiani) o l’epoca di Alberto Tomba la “Bomba” ma è innegabile che lo sci azzurro stia vivendo un momento di grande fulgore.
Primi nei podi complessivi
Dopo 24 gare di Coppa del Mondo, la comitiva italiana è prima nella speciale classifica di podi centrati, 13 (frutto di cinque vittorie, sei secondi posti e due terzi posti), a pari merito con la Svizzera e davanti a una potenza assoluta come l’Austria: gli austriaci, complessivamente tra uomini e donne, hanno vinto dieci delle ultime sedici edizioni della competizione.
Ma l’Italia è lì, soprattutto con i velocisti. Dominik Paris e Sofia Goggia sono, innegabilmente, le punte di diamante di un gruppo che ha in sé forza, tecnica, carattere, determinazione e una grande voglia di spaccare il mondo.
Non è un caso che tutti questi ragazzi abbiano attraversato dei momenti difficili ma ne siano usciti a testa altissima: il Generale Parrinello, nell’intervista rilasciata ad Outsider, ci disse come nessun altro atleta lo aveva stupito come Sofia Goggia dopo l’infortunio. A dimostrazione che serve sì il talento ma che il carattere è elemento imprescindibile nello sport.
Straordinario Dominik
La doppietta di Paris sullo Stelvio, con conseguente primato provvisorio nella classifica generale di Coppa del Mondo, dimostra come la “Valanga Azzurra” stia mettendo paura a tutti, su ogni pista e su ogni specialità.
L’Italia, infatti, non solo è prima nei podi ma anche nelle vittorie grazie ai 5 successi complessivi: due con Paris e uno a testa tra Goggia, Federica Brignone e Marta Bassino.
Gli Stati Uniti, dopo l’addio di Lindsay Vonn, hanno centrato quattro successi ma con soli due atleti, Mikaela Shiffrin e Tommy Ford. Questi dati sono la prova lampante di come lo staff azzurro stia lavorando sodo e come il gruppo voglia andarsi a prendere quei successi che merita.
Il futuro è adesso
Come detto bisogna cogliere l’attimo o, come si suol dire, battere il ferro finché è caldo. Se tra le ragazze la Shiffrin sembra non avere rivali ma Federica Brignone ci proverà finché la matematica non le dirà il contrario, tra gli uomini, dopo l’addio del fenomeno Hirscher che ha dominato le ultime otto stagioni, la caccia è aperta.
E, in questo momento, la lepre è proprio Dominik Paris. L’azzurro, detentore della Coppa di specialità in Supergigante, comanda la classifica con 55 punti di vantaggio su Aleksander Aamodt Kilde: un vantaggio irrisorio ma importante.
Le 18 vittorie all’attivo lo rendono il terzo italiano più vincente di sempre dietro alle leggende Tomba e Thoeni. E proprio come loro, Paris punta al colpo grosso.
Mancano ancora tre mesi ma il meranese ci proverà fino alla fine per riportare in Italia quella coppa che manca dal 1995 quando un guascone bolognese regalò allo sci azzurro un sogno.