La Campionessa Europea 2019 di pugilato Irma Testa raggiunge un altro traguardo straordinario: l’azzurra, prossima a partecipare alle qualificazioni Olimpiche per le Olimpiadi di Tokyo 2020, è stata infatti eletta quale membro della Commissione Atleti dell’AIBA.
Il Presidente della Federpugilistica, Vittorio Lai, ha espresso tutta la sua più viva soddisfazione per questa elezione, facendo i migliori auguri ad Irma per la sua nuova avventura al di fuori del ring ma sempre all’interno del pugilato.
Un successo per l’intero movimento pugilistico Nazionale, che, dopo la cooptazione di Roberto Cammarelle all’interno della giunta CONI, vede un’altra sua punta di diamante entrare a far parte di un settore strategico per la gestione dell’intero movimento sportivo pugilistico.
In totale sono stati eletti 6 atleti, due dei quali (un uomo e una donna) saranno poi nominati Presidente e Vice Presidente della Commissione.
L’ascesa della giovane azzurra
L’atleta di Torre Annunziata (classe 1997) è una vera predestina tanto da conquistare il suo primo mondiale nella categoria juniores 52 kg in Bulgaria nel settembre 2013. Ad aprile 2014 vince l’argento mondiale categoria “Youth” e a luglio sempre dello stesso anno vince la medaglia d’oro europea categoria 54 kg ad Assisi.
La giovane promessa del pugilato italiano non si ferma più, e nel maggio 2015 a soli 17 anni conquista la medaglia d’oro in Taiwan ai mondiali femminili juniores, nella categoria 57 kg “Youth”, vincendo il premio come miglior pugile del mondiale.
Nel 2016 è stata la prima pugile italiana a disputare un’Olimpiade in occasione dei Giochi di Rio de Janeiro 2016. Ciò che colpisce è la straordinaria maturità: in un recente intervista concessa a Vanity Fair, alla domanda su come sia cambiata Irma in questi anni, la campionessa risponde così: «Sono cresciuta anche di testa. Ho preso tutta l’amarezza che mi aveva lasciato la delusione di Rio, ho capito cosa avessi sbagliato.
Ero troppo giovane e la pressione era troppo alta allora. Ho preso il marcio e l’ho trasformato in positivo. Se avevo sofferto un’ora in meno in palestra, ora mi ci dedico un’ora in più perché so che è quello che è mancato.
Cerco di divertirmi sempre, a Rio non mi sono divertita, l’ho presa troppo seriamente, e non va bene. Ho capito che prima di tutto mi devo divertire su ogni ring. Se mi diverto, vado spensierata e quello che c’è, c’è».
Forse è proprio con questa mentalità, che le ha permesso, nell’estate appena trascorsa, di laurearsi campionessa europea di pugilato nella categoria 57 kg (pesi piuma) nei campionati continentali svoltisi in Spagna.