Ai Mondiali paralimpici di Atletica leggera di Dubai Oxana Corso centra l’argento dei 100 T35 ed è sua la seconda slot regalata all’Italia per le Paralimpiadi di Tokyo 2020 dopo quella centrata da Assunta Legnante.
Impresa Corso
L’azzurra ha realizzato davvero un’impresa con la miglior prestazione della stagione (15.42) dietro solo all’inglese Maria Lyle (14.62). “Ho lavorato tanto e ce l’ho fatta” queste alcune delle parole dell’azzurra. In carriera la velocista romana si è tolta molte soddisfazioni sin da quando conquistò due argenti ai Giochi Paralimpici di Londra 2012 seguiti poi da altri nove podi individuali nei 100 (quattro) e 200 (cinque).
La velocista delle Fiamme Gialle, dopo Rio e un’operazione al piede, ha ripreso a gareggiare a grandi livelli, con l’ultima soddisfazione del bronzo europeo nella staffetta universale 4×100. Le medaglie a livello internazionale sono così salite a tredici.
Amarezza Pentagoni
Marco Pentagoni è sesto nel lungo T63 in una gara che fondeva la sua categoria (amputazione sopra il ginocchio) alla T61 e T42 con un miglior salto di 5,53. Il primatista assoluto è apparso dispiaciuto dalla sua prestazione: “L’ultimo salto era bello, ho messo il piede indietro e ho toccato la sabbia. Il quarto posto era abbordabile, mi dispiace, ho lavorato bene tutto l’anno”.
Discreta prova per Cipelli
Francesca Cipelli chiude invece ottava nel lungo T37. L’atleta veneta trova la misura migliore di 3,99 al terzo balzo, proprio quella che per un centimetro le ha permesso di accedere agli ultimi tre salti finali.
La competizione si è dimostrata subito di altissimo livello viste le misure effettuata compreso il nuovo record del mondo con la cinese Xiaoyan Wen che ha saltato 5,22.
Nonostante tutto Francesca è apparsa soddisfatta: “Oggi però sono ottava al mondo e so di poter fare molto di più. Sono contenta dei primi tre salti intorno ai 3,90”.
Grandissimo Manigrasso
Simone Manigrasso in pista, dopo il quinto posto nei 200 T64, è giunto sesto nella finale dei 100 metri facendo stabilire anche il nuovo primato italiano della distanza.
“Sono contento, non poteva andare meglio di così contro questi mostri della velocità. Sono orgoglioso di aver gareggiato con loro” le parole del velocista azzurro.