Domenica pomeriggio, sera in Italia, la Formula 1 corre ad Austin in Texas il terzultimo atto della stagione. La Mercedes, dopo il titolo costruttori conquistato la scorsa settimana in Messico, punta in questo weekend di gara al titolo piloti con Lewis Hamilton.
L’inglese ha praticamente già vinto e con ogni probabilità al termine della gara potrà festeggiare il suo sesto mondiale, ai danni del compagno di squadra Bottas. Le Ferrari di Leclerc e Vettel, dal canto loro, tenteranno di continuare l’ottima seconda parte di stagione. A seguire le Red Bull e poi via via tutto il resto del paddock.
LA RIVOLUZIONE DELLE REGOLE 2021
Per un campionato ormai deciso, tutta l’attenzione del circus è sulla presentazione dei nuovi regolamenti in vigore a partire dal 2021. Obiettivi dichiarati: tanti sorpassi e tanto spettacolo, meno gap tra top team e gli altri, riportare i tifosi ad appassionarsi davanti la tv. I circuiti in giro per il mondo sono sempre stracolmi ma per chi rimane a casa la parola d’ordine sarà basta noia e dominio dei soliti noti.
La rivoluzione sarà quasi totale. Macchine, budget economici, test, regolamenti e persino il fine settimana in pista. Lo stato maggiore della FIA ha lanciato un cambiamento epocale rispetto a quanto visto finora nel corso degli ultimi anni. Chase Carey, Ross Brawn, Nik Tombazis e ovviamente Jean Todt hanno raccontato la F1 che verrà; la sfida che dovrà portare le scuderie automobilistiche ad allontanare ogni pensiero di un possibile addio verso altre competizioni – elettrico per esempio – e piuttosto rilanciare la sfida iridata.
VETTURE NEW LOOK E MAGGIORE CARICO AERODINAMICO
Dimentichiamoci il design delle vetture attuali: le monoposto del prossimo futuro saranno piuttosto differenti. Un look sorprendente costituito da una carrozzeria più ampia, nuove ali anteriori e posteriori, pneumatici con cerchi da 18 pollici e nuove appendici sopra le ruote anteriori. Il tutto per favorire un maggiore carico aerodinamico che porti ad avere flussi d’aria meno fastidiosi per chi insegue, favorendo il sorpasso o comunque la battaglia tra piloti. Basti pensare che oggi chi si trova in scia perde circa il 40% di carico aerodinamico mentre con le nuove macchine si vuole scendere sotto il 10%.
SPENDING REVIEW A QUATTRO RUORE
Nel basket NBA fu qualcosa di avveniristico quando si decise di introdurre il “salary cap” ovvero il tetto al monte ingaggi per le franchigie di basket a stelle e strisce. La Formula 1 tenta di riproporre qualcosa di simile, stavolta in termini di limite massimo alla spesa che ogni singola scuderia potrà sostenere. Le squadre al vertice attualmente spendono oltre 500 milioni di dollari, fino a quasi cinque volte in più dei loro avversari. Il nuovo limite sarà fissato a 175 milioni per tutti, con una contestuale riduzione delle prove in galleria del vento: meno test fisici (decremento di circa il 40%) a favore di test computazionali.
MAGGIORE CONDIVISIONE
Gli upgrade tecnici e aerodinamici saranno ridotti durante la stagione e parte della componentistica, così come i conseguenti possibili sviluppi, andrà condivisa con gli avversari. Ovviamente non si tratterà di una condivisione totale e con ogni probabilità gli ingegneri cercheranno la spasmodica evoluzione di quei componenti non soggetti a restrizione. E in parte è giusto così: va bene standardizzare ma lasciamo anche spazio all’ingegno degli sviluppatori.
WEEKEND PIÙ’ CORTI
Fino a 25 Gran Premi in stagione e addio alla giornata del giovedì. Tutto avrà inizio il venerdì mattina con la conferenza stampa di presentazione e a seguire due turni di prove libere nel pomeriggio. La macchina che scende in pista il venerdì dovrà essere la stessa delle qualifiche del sabato e del Gp della Domenica. Addio anche a esperimenti su parti di carrozzeria nel primo turno di prove libere.
La rivoluzione del 2021 si preannuncia molto attesa ma per vedere la reale portata dei cambiamenti non possiamo far altro che attendere i test che verranno. Al momento si corre con le “vecchie” regole, con un 2019 che volge al tramonto e un 2020 già attesissimo. I regolamenti continueranno a essere quelli attuali ma la speranza è di vedere grande battaglia su ogni circuito. Magari con un successo rosso e una bandiera tricolore a sventolare e salutare l’arrivo della Formula 1 del domani.