Il Pavia Beach Socccer, domenica 27 ottobre, ha scritto una pagina di storia del calcio italiano. La formazione lombarda ha vinto il titolo mondiale battendo 4-3 il Lady Grembach, squadra polacca favorita del torneo. Tra le biancorosse che hanno alzato il trofeo, gioca Angela Altobelli. La 34enne di Sonnino, di professione difensore, ha, da sempre, la passione per il calcio: nel 2007 inizia a giocare a 11 nel Latina ma, nell’estate del 2013, scopre la passione per il beach soccer entrando a far parte delle Lady Terracina vincendo per 4 anni consecutivi il titolo italiano.
Come è nata la tua passione per il beach soccer?
“È nata per caso, giocando in spiaggia insieme alle mie amiche: vedevamo sempre gli uomini che partecipavano a queste competizioni che spesso venivano svolte proprio a Terracina e da subito ce ne siamo innamorate. È uno sport che si gioca principalmente d’estate, al mare e con la musica… uno spettacolo!”.
Come sei approdata al Pavia Beach Soccer?
“Quest’anno è nata per la prima volta la world winners cup al femminile, e la squadra del Pavia Beach soccer ha deciso di partecipare, così sono stata contattata dal Mister Mardente che da subito mi ha fatto una buona impressione e ho sposato in pieno il progetto”.
Ci racconti dell’emozione di questo traguardo mondiale
“È stata un’esperienza ed un’emozione unica. Ci siamo vissute ogni momento, creduto in ogni palla e sin da subito abbiamo pensato di poter scrivere la storia. Lo abbiamo voluto, sognato, desiderato e lo abbiamo ottenuto! Noi donne siamo caparbie e non molliamo mai e si sa se le cose le vogliamo veramente, le otteniamo! Voglio ringraziare il Pavia Beach soccer, il presidente e il mister Mordente per mettere a proprio agio le giocatrici e per aver creduto in primis in noi e poi in questo sport”.
Cosa pensi del boom che sta avendo il beach soccer?
“Come dicevo prima il beach soccer è uno sport di spettacolo, divertimento e musica. Fatto di rovesciate, giocate strabilianti e continua suspense perché il risultato può ribaltarsi in men che non si dica. Come puoi non amarlo uno sport del genere?”.
Il tuo obiettivo o sogno futuro?
“Il mio obiettivo è la nazionale italiana, ed è anche per questo che ho fortemente voluto partecipare a questo mondiale. Spero che si dia voce a questo sport al femminile in Italia, perché ormai tutte le nazioni hanno la propria nazionale tranne noi. Vestire la maglia azzurra appare oggi come un traguardo inarrivabile: ma lo sembrava anche il Mondiale. Per questo sento che diventerà realtà quanto prima”.