Il penultimo Grand Slam dell’anno, in programma ad Abu Dhabi, conferma che le stelle del judo tricolore sono loro: Odette Giuffrida e Manuel Lombardo centrano due medaglie pesantissime e bellissime per la gioia di tutti in casa Fijlkam.
AMAREZZA GIUFFRIDA
Nei 52 kg Odette Giuffrida ha superato, nell’ordine la marocchina Iraoui, la cinese Liu, quindi la georgiana Levytska-Shukvani e poi la spagnola Lopez Sheriff in semifinale. In finale l’azzurra ha dovuto cedere il passo alla ormai storica, eterna rivale la kosovara Majlinda Kelmendi dopo 4’ e 40’’ di Golden score.
Un incontro equilibrato e tiratissimo che la Giuffrida, in grande fiducia, sembrava controllare e condurre meglio dell’avversaria, ha tentato un attacco subendo però un fulmineo contrattacco che ha evidenziato una delle caratteristiche della Kelmendi; una forza impressionante. Un argento che racchiude tanta rabbia ma anche consapevolezza nei propri mezzi.
SUPER LOMBARDO
Manuel Lombardo dal canto suo non ha lasciato spazio agli avversari. A suon di ippon ha regolato tutti coloro che gli si sono posti di fronte sul tatami: oltre alla tecnica sopraffina quello che impressiona di questo atleta è la maturità con la quale affronta le competizioni, una saggezza sportiva che di solito appartiene ai navigati del tatami e non ai ventenni. Sta di fatto che sotto le sue tecniche sono stati eliminati il saudita Albashi, l’atleta di Taipei Ming Yen Tsai, il mongolo Ganbold, in semifinale il coreano AN ed in finale il ventottenne azero Safarov.
LA GIOIA DI BRUYERE
Grandissima la soddisfazione del coach della nazionale di judo Francesco Bruyere: “Manuel oggi mi ha davvero lasciato senza parole, prima della gara mi ha detto che oggi avrebbe vinto e durante il riscaldamento mi ha fatto capire che non stava scherzando, era veloce, forte e determinato. A 66 kg a parte i giapponesi c’erano tutti i più forti del mondo, lui non ha solo vinto ha dato spettacolo a suon di ippon di ogni tecnica. Una spanna sopra tutti, impressionante.
Odette straordinaria, ha perso è vero ma ha disputato un ottimo incontro con la Kelmendi. È giustamente arrabbiata perché ha sentito di poter vincere ed ha perso su un suo errore ma per me è un’ottima giornata, ha trovato la chiave per batterla e ci vincerà il giorno giusto. Cambia l’ordine dei fattori ma il risultato è lo stesso di Brasilia, abbiamo due campioni con la C maiuscola.”