Era il settembre 1977 quando Corrado Barazzutti vinceva i quarti di finale degli US Open di tennis contro la testa di serie numero 3 del tabellone, Brian Gottfried, e approdava in semifinale contro Jimmy Connors, vincitore poi del torneo newyorkese. Si giocava sulla terra verde di Forest Hills e non sul cemento di Flushing Meadows e tante cose sono cambiate da allora.
Matteo Berrettini, che sarebbe nato ben 19 anni dopo lo storico risultato dell’attuale capitano dell’Italia di Coppa Davis, riporta dopo 42 anni il tennis di casa nostra in semifinale nell’ultimo torneo stagionale del Grand Slam.
MATCH DURISSIMO
Il 23enne tennista romano, cresciuto al Circolo Canottieri Aniene e allenato da Vincenzo Santopadre, dopo aver superato il giovane e talentuoso russo Rublev agli ottavi di finale ha sconfitto ai quarti il francese Gael Monfils.
Una partita dura, con Berrettini che dopo aver perso il primo parziale si è imposto nettamente nel secondo e terzo per poi andare di nuovo sotto nella quarta partita. Il quinto e decisivo set è stato il più combattuto e alla fine l’azzurro è riuscito a imporsi nel tie-break con il risultato di 7 punti a 5.
ROMANO COME ADRIANO
Non mancano già i paragoni pesanti, con molti che accostano Matteo ad Adriano Panatta. Realtà o speranza di avere nuovamente un italiano ai vertici del tennis mondiale? Non lo sappiamo! Quello che conta ora è evitare voli pindarici e mantenere la concentrazione in vista della semifinale contro Rafael Nadal, che ha liquidato in 3 set anche l’argentino Schwartzman.
ORA C’E’ NADAL
Un mito per Matteo e tanti altri come lui, che Venerdì potrà affrontare in un incontro difficilissimo ma non di certo scontato.
Nell’altra semifinale si affronteranno il russo Medvedev e il bulgaro Dimitrov, entrambi non favoriti alla vigilia del torneo che cercano la prima affermazione in uno Slam.
Medvedev, Dimitrov e soprattutto il nostro Berrettini, tre outsider che vogliono regalarsi un sogno: alzare il trofeo della Grande Mela nella bolgia del mitico e per certi versi folle Arthur Ashe stadium.