Enrico Di Nitto ha vinto con 206 colpi il Nazionale Open, torneo in calendario nell’Alps Tour e nell’Italian Pro Tour Banca Generali Private, disputato sul percorso del Golf Nazionale (par 72). In un combattuto finale ha superato l’inglese Ben Amor (208, -8) e l’austriaco Uli Weinhandl (209, -7). Lo rende noto la Federgolf.
È il secondo successo sull’Alps Tour del 26enne romano (Open Colli Berici, 2015) e il terzo il carriera con il Campionato Nazionale Open (2017). A Di Nitto è andato un assegno di 5.800 euro su un montepremi di 40.000 euro
Il trionfo italiano è stato completato dal quarto posto di Michele Ortolani (210, -6) e dall’ottavo di Federico Maccario, Giovanni Craviolo e dell’amateur Jacopo Albertoni (213, -3), primo fra i dodici dilettanti azzurri che hanno superato il taglio.
Già 20 successi in campo internazionale di pro e dilettanti italiani – In una stagione dai colori sempre più azzurri, Di Nitto ha firmato l’undicesima vittoria internazionale dei professionisti italiani, la quinta sull’Alps Tour. Da ricordare anche i nove titoli dei dilettanti (di cui tre a squadre), per un totale di 20, a testimonianza di gruppo forte e compatto capace di vincere nelle competizioni più importanti del mondo.
DI NITTO FELICISSIMO
“Sono molto contento – ha detto a caldo Enrico Di Nitto – soprattutto per aver vinto a Roma. Ho dato il massimo, ho avuto sempre fiducia e mi sono anche divertito, stimolato dal fatto di poter ottenere il titolo davanti a tanta gente che mi conosce, alla mia famiglia e a quanti mi hanno visto crescere golfisticamente sin da piccolo. Abbiamo giocato su un campo bellissimo, stimolante, onesto perché premia chi gioca bene e punisce chi non lo fa. Terzo nell’ordine di merito? Buono per avere la ‘carta’ per il Challenge Tour 2020, ma non faccio calcoli, ora penso alla prossima gara, il Cervino Open. Mi fa comunque piacere che, essendo tra i primi sei della money list dopo questo evento, salterò lo Stage 1 della Qualifying School dell’European Tour e inizierò dallo Stage 2. Un bel passo avanti e un risparmio notevole di energie nervose”.