Scherma – Tris di medaglie ai Mondiali di Budapest

La scherma iridata si tinge ancora di azzurro. La quinta giornata di gara ai Campionati del Mondo Budapest2019 vede l’Italia siglare un tris di bronzo. Il medagliere azzurro sale a quota quattro medaglie, grazie ad Andrea Santarelli, Elisa Di Francisca ed Arianna Errigo che sommano le loro medaglie di bronzo a quella conquistata giovedì da Luca Curatoli nella sciabola maschile. Lo rende noto la Federscherma.

GRANDE ANDREA

Gli applausi di giornata sono per Andrea Santarelli. Lo spadista umbro si ferma solo in semifinale al cospetto del beniamino di gara, l’ungherese Gergely Siklosi con il punteggio di 15-9, al termine di un match dove dopo un iniziale vantaggio, l’azzurro è stato rimontato dal magiaro che ha spalancato dinanzi a sé le porte della finale che lo ha incoronato campione del Mondo e vincitore del trofeo “Edoardo Mangiarotti”.

Ai quarti Andrea Santarelli aveva raccolto gli applausi del pubblico ungherese superando per 15-12 il bicampione del Mondo francese, Yannick Borel mostrando tutto il suo talento sulla scena iridata.

“E’ una medaglia che festeggio – ha spiegato l’azzurro in zona mista – perché ho affrontato questa gara individuale senza patemi e senza ansie. Sono a Budapest più per la gara a squadre e l’abbiamo preparata tantissimo. Questo bronzo vale molto sul piano della consapevolezza del mio valore, ma l’obiettivo è qualificarsi a Tokyo2020 con la squadra.

Sono un po’ amareggiato – ha continuato Santarelli – per come ho affrontato la semifinale. Sono andato in vantaggio ma poi ho subito l’avversario ed alcune sue stoccate che mi hanno tolto un po’ di sicurezza. Ma è un bronzo che vale tanto!”.

INDOMITA ELISA

Nel fioretto femminile, Elisa Di Francisca ed Arianna Errigo conquistano entrambe la medaglia di bronzo, al termine dei rispettivi match di semifinale, conclusi entrambi col punteggio di 15-13 in favore delle avversarie.

In semifinale, Elisa Di Francisca ha affrontato la russa Inna Deriglazova, poi vincitrice del titolo iridato, in un remake della finale olimpica di Rio2016 e di quella continentale di Dusseldorf lo scorso mese di giugno. L’assalto tra le due campionesse olimpiche ancora in attività è stato caratterizzato da un’alta tensione mentale da parte di entrambe e da una condotta arbitrale che ha innervosito più l’azzurra che l’avversaria. Alla fine a vincere è stata la 29enne russa col punteggio di 15-13.

“Non recrimino sulle decisioni quanto sulla gestione – dice Elisa Di Francisca -. Non è una medaglia da buttar via, ma non posso nascondere l’amarezza per un risultato che poteva essere migliore.

Era un Mondiale importante per me e ho lavorato tanto affinché potesse giungere qualcosa in più. Lei (Inna Deriglazova, ndr) è un’avversaria d’altissimo livello e mi fa piacere affrontarla perché fa “scherma”. A Rio vinse lei, a Dusseldorf io ed adesso siamo sul 2-1. Sono pronta per l’ennesima sfida…magari tra un annetto!”.

RAMMARICO ARIANNA

Medaglia di bronzo anche per Arianna Errigo che non cela l’amarezza per la quarta consecutiva in bacheca dopo quelle conquistate a Mosca2015, Lipsia2017 ed a Wuxi2018. A fermarla in semifinale è stata la francese Pauline Ranvier al termine di un match al cardiopalma.

Dopo un equilibrio iniziale, la francese aveva siglato un netto 7-0 portandosi sul 13-7. Da lì è iniziata la rimonta di Arianna Errigo che con un perentorio 6-0 si è riportata in parità, prima delle definitive e fatali stoccate della transalpina che ha concluso con il 15-13.

“Sono arrivata un po’ scarica in semifinale – ha confessato l’azzurra -. Peccato perché ero venuta qui con l’intento di vincere. E’ stato un periodo un po’ intenso perché, tra le altre cose, mi sono anche sposata, ma non recrimino nulla. Adesso pensiamo alla gara a squadre che…vale tutto”.