Scherma Europei Dusseldorf 2019 – L’Italia festeggia ben quattro medaglie nella seconda giornata. Lo comunica in una nota la Federscherma.
Sulle pedane tedesche, il giorno dopo la doppietta azzurra nel fioretto maschile, il bottino azzurro giunge a quota sei grazie ad Elisa Di Francisca che conquista l’oro nel fioretto femminile ed ad Andrea Santarelli, medaglia d’argento nella spada maschile, a cui si aggiungono le due medaglie di bronzo portate in dote da Enrico Garozzo ed Alice Volpi rispettivamente nella spada e nel fioretto.
Una giornata ricca di emozioni azzurre che si conclude con l’inno di Mameli che risuona al termine della gara di fioretto femminile in onore di Elisa Di Francisca che conquista il suo quinto titolo continentale.
FIORETTO D’ORO CON ELISA DI FRANCISCA
La fiorettista azzurra si prende la rivincita olimpica di Rio2016 superando nella finale della gara tra le fiorettiste, la russa Inna Deriglazova che festeggiò l’oro sulle pedane brasiliane proprio ai danni della jesina. La finale è stato un assalto carico di tensione in cui Elisa Di Francisca, a due anni dalla nascita del piccolo Ettore, ha sfoderato il suo talento ed ancora una volta la sua grande carica emotiva, concludendo col netto punteggio di 15-8.
La fiorettista delle Fiamme Oro si era imposta in semifinale per 15-13 sulla francese e vicecampionessa del Mondo, Ysaora Thibus. Nel suo percorso verso la finale, dopo la fase a gironi, aveva sconfitto l’israeliana Mary Dvorkin per 15-4, poi a seguire aveva avuto la meglio in rimonta sulla francese Solene Butruille per 15-12 e, ai quarti, si era imposta per 15-5 sulla beniamina di casa, la tedesca Leonie Ebert.
“Dei miei 5 titoli europei questo è quello più bello – dice a caldo Elisa Di Francisca -. E’ senza dubbio anche il più sofferto perché viene dopo una pausa dovuta alla maternità ed alla nascita di Ettore che era qui con me e mi ha dato un grande stimolo. Dopo due anni di pausa, tornare in una competizione internazionale e vincere è una soddisfazione davvero indicibile. Peraltro l’Europeo – commenta ancora l’azzurra – è la gara più difficile, anche più di un Mondiale, perchè sei costretta ad affrontare la fase a gironi e quindi è più lunga e più incerta. Ed il fatto che sia la gara che ho vinto più volte mi rende orgogliosa. Adesso però obiettivo alla gara a squadre di venerdi”
ALICE VOLPI SUL PODIO
Si ferma sul terzo gradino del podio Alice Volpi che conferma il bronzo dello scorso anno conquistato a Novi Sad. Per lei la sconfitta è giunta in semifinale ad opera di Inna Deriglazova col punteggio di 15-11, al termine di un assalto condizionato da una condotta arbitrale assai contestata dalla delegazione azzurra.
La campionessa del Mondo, dopo la fase a gironi senza sconfitte, aveva dapprima vinto per 15-7 il match contro la romena Malina Calugareanu e poi quello contro l’ungherese Aida Mohamed col punteggio di 15-6. Ai quarti aveva rimontato e vinto contro la polacca Martyna Dlugosz chiudendo sul 15-13 finale.
“E’ una medaglia importante, anche se un po’ amara – dice Alice Volpi -. Contro la Deriglazova è sempre un match duro. Ci sono state tante stoccate dubbie ma alla fine ho mollato ed è indubbiamente anche colpa mia. Lavorerò duro per confermare il titolo mondiale ma intanto vogliamo l’oro a squadre e ce l’andremo a prendere”.
Sono uscite di scena agli ottavi di finale invece sia Arianna Errigo che Francesca Palumbo. La prima è stata eliminata per 15-11 dalla russa Anastasiia Ivanova, mentre l’esordiente azzurra ha subìto la rimonta della tedesca Leonie Ebert che ha concluso sul 15-13.
DOPPIETTA AZZURRA NELLA SPADA MASCHILE
Nella spada maschile, l’Italia festeggia una doppietta che mancava dall’edizione di Napoli1929. 90 anni dopo a salire insieme sul podio sono Andrea Santarelli ed Enrico Garozzo. I due conquistano rispettivamente la medaglia d’argento e quella di bronzo.
A vincere il titolo è l’israeliano Yuval Shalom Freilich che in finale ferma sul 15-9 Andrea Santarelli che, a sua volta, in semifinale aveva superato 15-12 Enrico Garozzo.
Il neo vicecampione europeo era giunto alla semifinale-derby contro Enrico Garozzo grazie al successo ai quarti contro l’ungherese Tibor Andrasfi per 15-9. In precedenza, lo spadista umbro delle Fiamme Oro, dopo la fase a gironi, aveva esordito con la vittoria per 15-4 contro il portoghese Max Rod, proseguendo poi con i successi contro l’altro portoghese Pedro Arede sempre per 15-4 e contro il lussemburghese Flavio Giannotte col punteggio di 15-11.
“Una gara assolutamente positiva – ha ammesso il folignate -. E’ un peccato arrivare lì e perdere. Per ora mi sento il primo degli sconfitti ma con il trascorrere dei giorni saprò dare il giusto valore a questa medaglia d’argento Adesso la testa è rivolta a venerdi quando ci aspetta la gara più importante, quella a squadre, che può portarci alle Olimpiadi. Darò tutto me stesso”.
Enrico Garozzo, dal canto suo, ha conquistato la medaglia di bronzo grazie ad un percorso di gara che, dopo la fase a gironi, lo ha visto eliminare l’olandese Tristan Tulen per 15-12, dando seguito poi con le vittorie per 1510 sul francese Alexandre Bardenet e sullo spagnolo Manuel Bargues col punteggio di 15-5. Ai quarti di finale il carabiniere di Acireale ha poi esultato la certezza della medaglia continentale, alla stoccata del 15-11 posta a segno contro l’austriaco Josef Mahringer.
“Sono particolarmente soddisfatto di quello che ho espresso in pedana prim’ancora che della medaglia – commenta Enrico Garozzo -. Dopo un avvio difficile nella fase a gironi, mi sono sciolto e sono felice di aver fatto una bella gara che è un ottimo viatico verso i Mondiali di Budapest. Ma da qui a Budapest c’è ancora un appuntamento impotante: la gara a squadre che, in fase di qualificazione olimpica, ha un valore assai elevato”.
Si sono fermati invece nel turno dei 32 sia Marco Fichera che Gabriele Cimini. Il primo è stato superato dall’ucraino Volodymyr Stankevych col punteggio di 15-12. Con lo stesso score Gabriele Cimini è stato fermato dalla rimonta dell’israeliano Yuval Shalom Freilich.