Italscherma subito a segno: Foconi campione europeo nel fioretto

L’Italscherma inizia con il botto i Campionati Europei Assoluti 2019. Sulle pedane tedesche di Dusseldorf, è il fioretto maschile regala alla Nazionale Azzurra le prime due medaglie della manifestazione.

L’inno di Mameli risuona per Alessio Foconi che, da numero 1 del ranking mondiale e da campione del Mondo, conquista il suo primo titolo europeo. Accanto, sul podio, ritrova il campione olimpico di Rio2016, Daniele Garozzo, che bissa l’argento continentale dell’edizione 2018 di Novi Sad e continua ad essere tra i principali attori sulla scena del fioretto mondiale. Lo rende noto la Federscherma.

I due sono stati protagonisti della doppietta azzurra che segna un ottimo avvio per l’Italia nella rassegna continentale e che ha ricordato quella giunta nel 2010 a Lipsia, a qualche chilometro di distanza da Dusseldorf, con la sfida tra Andrea Baldini e Valerio Aspromonte.

Un podio monocolore azzurro si è registrato anche a Sheffield 2011 e Montreux 2015, entrambe edizioni di qualificazione olimpica, con triplette siglate in Inghilterra dal successo di Giorgio Avola su Andrea Cassarà ed Andrea Baldini, e, in terra svizzera con Andrea Cassarà sul gradino più alto del podio, con accanto Daniele Garozzo ed Edoardo Luperi.

A Dusseldorf invece è stata sfida tra il campione del Mondo in carica ed il campione olimpico di Rio2016, con la vittoria di Alessio Foconi giunta col punteggio di 15-4.

I PROTAGONISTI

 Alessio Foconi con l’oro europeo

“È un anno fantastico – è stato il commento di Alessio Foconi dopo aver ricevuto la medaglia d’oro che spetta al Campione europeo -.

La gara di oggi è stata lunga perché abbiamo affrontato la fase a gironi, ma sono soddisfatto perché sono riuscito ad esprimere la mia scherma. Quando sali in pedana pensi solo a mettere una stoccata dopo l’altra e non pensi se sei campione del Mondo o numero 1 del ranking.

Questa medaglia la dedico a quanti lavorano per me e con me: dal maestro Pippi (Filippo Romagnoli, ndr) alla mia fidanzata, al mio mental coach ed al mio preparatore fisico ed a quanti credono in me. In pedana non sono solo – conclude – ma sono soltanto il terminale di un lavoro di squadra”.

Daniele Garozzo si dice “soddisfatto a metà. Da una parte c’è la consapevolezza che si tratta della quarta medaglia in cinque Europei – spiega il campione olimpico -, dall’altra l’amarezza per il terzo argento conquistato. Sono felice per Alessio, ma non posso nascondere il dispiacere per la sconfitta, che però mi servirà da carburante sia per la gara a squadre che per i Mondiali di Budapest”.

PERCORSI DA FENOMENI

I due azzurri erano approdati al derby finale grazie ad un percorso di gara che li aveva visti protagonisti sin dalla fase a gironi.

Il campione del Mondo e neo campione europeo aveva esordito nel tabellone ad eliminazione diretta, superando l’ungherese Andras Nemeth.

A seguire il ternano dell’Aeronautica Militare aveva poi avuto ragione del tedesco Benjamin Kleibrink e del francese Erwan Le Pechoux. Ai quarti, infine, aveva regolato con un perentorio 15-7 il russo Dmitry Zherebchenko, prima di avere ragione in semifinale del campione europeo uscente, il russo Alexey Cheremisinov.

Daniele Garozzo, dal canto suo, aveva staccato il pass per la finale grazie alla vittoria giunta in semifinale per 15-8 sul francese Enzo Lefort, che ha dato continuità al successo, ai quarti di finale, sul polacco Andrzey Rzadkowski.

In precedenza, l’acese delle Fiamme Gialle, dopo la fase a gironi, aveva vinto il primo turno del tabellone principale contro l’israeliano Mark Perelmann. Poi l’olimpionico azzurro aveva avuto ragione del russo Timur Arslanov, prima di vincere il derby degli ottavi di finale contro l’altro azzurro Giorgio Avola.

RAMMARICO VECCHI

Nella seconda gara di giornata, quella di sciabola femminile, vinta dall’ucraina Olga Kharlan che sigla il suo sesto successo continentale, si è conclusa ai piedi del podio la corsa di Irene Vecchi. La sciabolatrice livornese, dopo aver dapprima sconfitto la greca Marina Paizi e poi la spagnola Laila Vila, è stata eliminata ai quarti di finale dall’ungherese Anna Marton col punteggio di 15-12, concludendo così al quinto posto in classifica generale.