I Guelfi Firenze sono una squadra giovane (nata appena nel 2001) che ha trovato, in questa stagione, un fenomeno assoluto come Silas Nacita il quale ha riformato una triade clamorosa con Coach Art Briles e Lynx Hawthorne: tutti e tre insieme hanno fatto le fortune della Baylor University. E oggi cercano di fare lo stesso sulle sponde dell’Arno.
TERZI IN REGULAR SEASON
I risultati, per ora, sembrano dare ragione ai Guelfi Firenze, terzi in stagione regolare con un record di 6-2 dietro alle corazzate Seamen Milano e Giants Bolzano: “Siamo andati oltre le nostre aspettative nonostante fossimo coscienti di potercela giocare con i Ducks Lazio e i Panthers Parma”, esordisce così Edoardo Cammi, vicepresidente gigliato nonché Linebacker e leader della difesa viola con la maglia numero 9.
“Anche con Seamen e Giants ce la siamo giocata fino alla fine e quindi, facendo la somma dei fattori, posso dire che abbiamo legittimato la posizione in classifica”.
SUBITO I GIAGUARI
Ora però inizia, di fatto, un altro campionato per i Guelfi perché i play off, che inizieranno sabato pomeriggio in casa contro i Giaguari Torino già travolti in stagione regolare, sono un’altra faccenda: “A livello fisico e mentale stiamo bene, il roster è al completo. Siamo carichi, ci siamo allenati bene e quindi siamo fiduciosi.
Per ciò che riguarda i Giaguari, sì è vero abbiamo vinto a Torino ma fino a metà incontro la partita era in bilico e tutta da giocare. I Giaguari sono una squadra decisamente migliore di quello che dice il loro record (2-6) essendosela giocata quasi con tutti. Inoltre sono una formazione in crescita e, di conseguenza, ci attende una bella sfida”.
SQUADRA DA NON SOTTOVALUTARE
La formazione di Coach Luca Lorandi, infatti, dopo aver rischiato la retrocessione è reduce da due vittorie consecutive contro Warriors Bologna e Dolphins Ancona: “Incontreremo una squadra carica che proverà a giocarsela fino alla fine.
Hanno recuperato degli elementi fondamentali come Seck che è un ricevitore da tenere d’occhio. Inoltre anche loro, come noi Guelfi, sono una formazione che si basa molto sull’attacco e ne potrebbe venir fuori un match ad alto punteggio”.
Quindi saranno gli attacchi a fare la differenza: “Credo di sì anche perché il lor QB Mark Wright è l’uomo da tenere più sott’occhio: difficile sia da placcare quando decide di correre che da bloccare sui pass.
I Giaguari sono una formazione molto equilibrata che alterna bene il gioco di corsa ai lanci quindi la nostra difesa dovrà stare molto molto attenta”.
Una difesa di cui tu fai parte: “Eh sì. Ritengo che siamo andati a corrente alternata non mettendo in mostra il nostro reale potenziale. Quindi anche noi dovremo alzare il livello di competitività e attenzione”.
FENOMENO NACITA
Si parlava degli attacchi: se da un lato c’è Wright dall’altra ci sono, naturalmente, Silas Nacita e Lynx Hawthorne: “Sì, non c’è dubbio. Nacita è un QB, ma più in generale, un atleta straordinario. Potrebbe giocare in qualsiasi ruolo del campo e, sicuramente, lo farebbe ad alto livello.
Il segreto però secondo me è Coach Briles che, peraltro, conosce bene sia Nacita che Hawthorne. Lui disegna i giochi in modo tale da far rendere al meglio i propri giocatori”.
Ma quando avete chiamato Silas immaginavate di trovarvi un tale fenomeno tra le mani? “Si e no. Nel senso che lo avevamo studiato bene, sapevamo ciò che aveva fatto in Germania, nella GFL.
Quando è arrivato a Firenze, mentre noi stavamo facendo preparazione atletica, si è fatto prestare un paio di scarpe e lì abbiamo capito subito che tipo di giocatore fosse. Certo poi anche lui sta superando le nostre previsioni”.
TUTTE CANDIDATE ALL’ITALIAN BOWL
Il tabellone vi ha messo dalla parte dei Giants Bolzano: “Intanto c’è prima da superare i Giaguari Torino. Poi ritengo sia stato un campionato molto equilibrato e, tutte e sei le formazioni che sono arrivate ai play off, possono arrivare in fondo. Non escludo che ci possano essere sorprese da qui all’Italian Bowl”.
I GUELFI E I GIOVANI
I Guelfi sono una squadra molto giovane, nata nel 2000, ma con la bacheca che può già annoverare una Nine Bowl, nel 2003, un Silver Bowl, con tanto di perfect season, nel 2005. Di fatto mancherebbe solo un altro tassello per completare l’opera: “Sì anche se, visto che siamo giovani, forse è un po’ presto.
Scherzi a parte siamo contenti del percorso che stiamo facendo soprattutto a livello del settore giovanile che è seguito da Guglielmo Perasole, un amico nonché compagno di squadra che sta facendo un lavoro incredibile.
Ritengo che proprio i ragazzi siano la base del movimento in Italia. Ritengo, dal mio punto di vista, che bisognerebbe rendere obbligatorio un certo numero di squadre giovanili per una franchigia che ha un tot di anni alle spalle.
Credo che il campionato Under 13, a volte bistrattato, sia invece la base di tutto: se si è bravi a mantenerli, in soli due anni, si ha a disposizione una Under 16 che poi, piano piano, può alzare il livello fino ad arrivare in prima squadra”.