Scherma Paralimpica – Piovono medaglie azzurre a San Paolo

È una grandissima Italia nella tappa di Coppa del Mondo di scherma paralimpica. Dopo il terzo posto di Giordan arrivano altre tre medaglie dai nostri portacolori: Bebe Vio (categoria B) ed Emanuele Lambertini (categoria A) centrano la vittoria nel fioretto mentre Alessio Sarri conquista uno splendido argento nella sciabola (categoria B). Lo rende noto la Federscherma.

INARRESTABILE BEBE

Non si ferma la striscia di vittorie di Beatrice “Bebe” Vio. L’azzurra conquista il successo sulle pedane brasiliane di San Paolo dove è in corso la tappa del circuito di Coppa del Mondo di scherma paralimpica.

La fiorettista delle Fiamme Oro sigla il terzo successo consecutivo dopo quelli di Sharjah e Pisa, ribadendo la propria leadership nel ranking mondiale.

La finale della gara di fioretto femminile, categoria B, ha visto la paralimpionica azzurra superare per 15-6 la russa Ludmila Vasileva, dando continuità ai successi maturati agli ottavi contro la georgiana Irma Khetsuriani, ai quarti contro la portacolori di Hong Kong, Yuen Ping Chung e poi in semifinale contro la russa Irina Mishurova.

PRIMO ACUTO PER EMANUELE

Emanuele Lambertini nella gara di fioretto maschile categoria A, si regala la prima vittoria in una prova di Coppa del Mondo. Il 20enne emiliano, in finale, piega il russo Maxim Shaburov, cogliendo quel primo posto che era sfuggito per ben due volte nel corso della stagione.

Emanuele Lambertini era giunto in finale dopo aver sconfitto nel primo assalto di giornata il giapponese Naoki Vasu; a seguire aveva avuto ragione del tedesco Julius Haupt, ai quarti del russo Artur Yusupov ed infine in semifinale sull’altro portacolori russo Nikita Nagaev.

ARGENTO SARRI

Sfiora il successo invece Alessio Sarri. Nella gara di sciabola maschile categoria B, il campione del Mondo in carica cede al polacco Adrian Castro, conquistando il secondo posto che però lascia un carico di rammarico. Alessio Sarri era giunto in finale grazie alle vittorie agli ottavi contro il canadese Pierre Mainville, quindi ai quarti contro l’unghrese Istvan Tarjanyi e poi in semifinale contro il polacco Grzegorz Pluta.

Proprio quest’ultimo aveva fermato ai quarti di finale l’altro azzurro, Marco Cima.