Il golf americano si colora d’azzurro. A Fayetteville in Arkansas Virginia Elena Carta trionfa con il team della Duke University nel NCAA Division I Women’s Golf Championship grazie al 3-2 alla 20esima buca nella finale contro la Wake Forest University di Letizia Bagnoli e della statunitense Jennifer Kupcho, numero uno al mondo del ranking dilettantistico femminile.
Un successo di assoluto prestigio nel più importante torneo golfistico per college degli Stati Uniti. La presenza di due azzurre nella finale conferma così la grande competitività del movimento giovanile femminile italiano grazie all’ottimo lavoro dello staff tecnico della Federazione Italiana Golf, che ha nella crescita dei giovani talenti uno dei punti cardine del Progetto Ryder Cup 2022.
Virginia Elena Carta – 22enne, milanese di nascita e friulana d’adozione tesserata per il Golf della Montecchia – chiude dunque nel migliore dei modi la sua esperienza universitaria negli Stati Uniti. Un percorso sportivo e professionale (Laurea in Environmental Sciences e riconoscimento “Sara LaBoskey Award” per meriti accademici) che nel 2016 l’ha vista imporsi da rookie con uno score da record nella gara individuale NCAA Womens Medal Championship e ora la consacra fra le migliori golfiste del panorama mondiale.
BRONZO OLIMPICO
Un palmares davvero ricco di titoli il suo, nel quale spicca la medaglia di bronzo nel 2015 in tandem con Renato Paratore ai Giochi Olimpici Giovanili in Cina e che recentemente si è arricchito della prestigiosa partecipazione (insieme a Caterina Don, Alessia Nobilio e Alessandra Fanali) fra le 72 migliori dilettanti al mondo in gara nella prima edizione dell’Augusta National Women’s Amateur Championship.
MOLINARI IN TESTA
Grande avvio di Edoardo Molinari nel Made in Denmark (European Tour). A Farsø l’azzurro, con 66 (-5) colpi, condivide il comando della classifica con lo spagnolo Alejandro Canizares e gli inglesi Paul Waring, Matthew Southgate e Tom Murray.
Sul percorso dell’Himmerland Golf & Spa Resort (par 71) buon inizio pure per Nino Bertasio, 12° con 68 (-3). Mentre Guido Migliozzi è 47° (70, -1) al fianco, tra gli altri, di Lee Westwood (ex numero uno al mondo) e Thomas Pieters, tra i favoriti della vigilia. Otto birdie e tre bogey per “Dodo” Molinari, che precede in classifica, tra gli altri, Matt Wallace, sesto con 67 (-4). Il britannico, campione uscente, sogna un altro exploit e punta a conquistare anche leadership della Race to Dubai.
Deludono Thorbjorn Olesen e Lucas Bjerregaard. I due danesi, beniamini del pubblico, sono 69/i (71, par) a cinque lunghezze dai leader. Il montepremi è di 3.000.000 di euro.