Straordinaria vittoria con record europeo per l’azzurra Eleonora Giorgi nella 50 chilometri di marcia alla Coppa Europa di Alytus, in Lituania. Al debutto sulla distanza, la 29enne lombarda con 4h04:50 migliora di oltre un minuto il primato continentale, portando a termine l’impresa in una gara condotta sempre in testa. Lo rende noto la Fidal.
FENOMENALE GIORGI
Più forte di tutto, più forte di tutte, sotto il sole che picchia 25 gradi. Al traguardo corre ad abbracciare il suo coach Gianni Perricelli, ex cinquantista azzurro, che non sta nella pelle: “È record europeo, è record europeo”, le urla. Davanti al podio delle premiazioni c’è anche mamma Graziella, il papà Giovanni, una tifosa d’eccezione come Erica Alfridi.
Il DT Antonio La Torre la stringe forte e si congratula con la marciatrice delle Fiamme Azzurre, dottoressa in Economia alla Bocconi, per il carattere mostrato: una prova al comando dall’inizio alla fine, autorevole, senza sbavature, con una prima metà strepitosa e una seconda parte leggermente più controllata. In un attimo finiscono alle spalle le squalifiche e alcune incertezze tecniche che in qualche occasione le hanno precluso risultati più preziosi di quelli raggiunti fin qui. Primatista italiana della 20 km e da oggi anche della 50 km (anche se tecnicamente fino al 31 dicembre 2019 si parlerà di migliore prestazione italiana). La strada verso i Mondiali di Doha parte da qui.
Anche la spagnola Julia Takacs (4h05:46), seconda al traguardo, supera il precedente limite di 4h05:56 realizzato due anni fa conquistando l’oro ai Mondiali di Londra dalla portoghese Ines Henriques, oggi terza in 4h13:57. Medaglia di bronzo per la squadra azzurra grazie ai progressi della romana Mariavittoria Becchetti, undicesima con il personale di 4h26:10 che soddisfa lo standard d’iscrizione per la rassegna iridata d’autunno, e della bergamasca Federica Curiazzi, 15esima con miglioramento (4h30:17). Sul podio c’è spazio anche per l’altra bergamasca Beatrice Foresti, ventesima con un progresso fino a 4h41:03.
UOMINI QUINTI
Tra gli uomini, con il francese Yohann Diniz a dominare (3h37:43), il team dell’Italia è quinto: a livello individuale nono Michele Antonelli (3h52:09) e 19esimo Marco De Luca (3h58:54), poi trentesimo Gregorio Angelini (4h30:26), mentre non completa la prova Andrea Agrusti che si ritira a quattro chilometri dal traguardo: “Si è spenta la luce”, dirà alla fine, sconsolato. Prima dell’arrivo della Giorgi era già scoppiata la gioia azzurra grazie a Riccardo Orsoni, vincitore nella 10 km under 20 (42:43). Un successo che ha trascinato la squadra maschile all’oro per team, grazie anche al sesto posto di Aldo Andrei (43:35) e alla nona piazza di Gabriele Gamba (44:19).
GIOIA ELEONORA
“Sono davvero contentissima, è un’esperienza fantastica – le parole a caldo di Eleonora Giorgi – È stata una gara inaspettata perché è successo un po’ di tutto. Faceva anche caldo, pensavo fosse più fresco, e per questo cercavo di bere acqua in ogni giro. Mi ha fatto piacere che sul percorso ci fossero tanti italiani a fare il tifo. Sono partita veloce, con un passaggio a metà gara intorno alle due ore: è perché avevo in testa di fare un tempo vicino alle quattro ore. Poi ho avuto un po’ di crisi tra il 25esimo e il 35esimo chilometro.
Quando ho visto la spagnola Takacs che recuperava ho stretto i denti: non è facile in un momento di crisi mantenere un ritmo costante. Ci tenevo veramente tanto a questa vittoria perché mi sono preparata bene e non vedevo l’ora di cantare l’inno italiano. È un primo posto che significa veramente tanto: sempre più donne si stanno cimentando in questa disciplina, oggi eravamo in 30 e spero che IAAF e CIO cambino idea e la possano inserire alle Olimpiadi di Tokyo. Adesso vediamo quanto tempo ci vuole per recuperare questa 50 km, poi parlerò con il mio allenatore Gianni Perricelli e capiremo il percorso verso i Mondiali di Doha. Il successo lo dedico a lui, perché mi è stato vicino in questi anni, durante le vittorie, ma anche durante le sconfitte. Ecco, appunto: se oggi ho vinto è perché sono passata attraverso tante sconfitte”.