Sport ricreativi, possono aiutare a divenire studenti migliori?

Praticare sport ricreativi può aiutare ad essere studenti migliori? Un nuovo studio della Michigan State University pubblicato sul ”Journal of College Student Retention: Research, Theory and Practice” pare andare in questa direzione. Tra le circa 1.800 nuove matricole presso la MSU – si legge – gli studenti che hanno praticato i cosiddetti ”intramural sports” hanno raggiunto una media di 3,25 punti alla fine del primo anno rispetto a un 3,07 per quelli che non hanno giocato.

Ma non si tratta solo di voti migliori. Coloro che hanno partecipato a sport ricreativi – spiega la nota – hanno meno probabilità di abbandonare o fallire al loro primo anno e hanno il 40% in più di probabilità di passare allo status di secondo anno. Hanno anche – spiegano i ricercatori – 2,5 volte in più di probabilità di tornare all’università.

Sport ricreativi e studio – La ricerca

Gli studenti – si legge – sono stati abbinati in base a fattori quali GPA (Grade Point Average) delle scuole superiori, genere, razza, stato socioeconomico, se vivevano nel campus e se erano studenti di prima generazione. Poi i dati sono stati incrociati con la partecipazione a sport al chiuso.

L’unica variante, dunque, era lo praticare o meno sport. Kerri Vasold, autore principale dello studio: “Alla fine dell’anno gli studenti che praticavano sport calavano o fallivano una media totale di 6 crediti rispetto ai 7,7 crediti tra gli studenti che non giocavano”.

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