È Grand’Italia ai Campionati del Mondo Cadetti e Giovani si scherma Torun2019. L’ottava e penultima giornata di gara sulle pedane polacche portano in dote tre medaglie per la delegazione azzurra che sale a quota 18 medaglie, ad una giornata dalla fine della rassegna iridata. Gli applausi sono tutti per Enrico Piatti che conquista l’oro nella spada maschile Cadetti, con Dario Remondini medaglia d’argento al termine del derby azzurro di finale, e con Gaia Caforio che è la neo vicecampionessa del Mondo di spada femminile Cadetti. Lo rende noto la Federazione Italiana Scherma.
Nella spada maschile Cadetti, l’Italia festeggia un’esaltante doppietta azzurra. Al termine del derby di finale tra Enrico Piatti e Dario Remondini concluso dal neo campione del Mondo di categoria col punteggio di 15-6, lo staff azzurro porta in trionfo entrambi. Enrico Piatti e Dario Remondini erano giunti al derby azzurro di finale dopo aver superato in semifinale rispettivamente il russo Kirill Gurov ed il finlandese Akseli Heinamaa.
Il neo campione del Mondo di spada maschile Cadetti, da numero 2 del tabellone aveva festeggiato l’approdo in semifinale dopo la vittoria per 15-10 ai quarti sul russo Vladimir Tolasov. In precedenza lo spadista dell’Isef “Eugenio Meda” di Torino aveva eliminato Lau Yee Hang e, successivamente, il greco Theodoros Avramidis e l’egiziano Mohamed El Sayed.
Dario Remondini del Circolo Schermistico Forlivese, nel suo percorso di gara verso la medaglia d’argento, aveva iniziato superando il sudcoreano Lee Mingu, proseguendo poi con i successi contro l’ucraino Nikita Koshman, contro il cinese Zhang Xinkun e, ai quarti, contro il bielorusso Mark Semanenka. Si è invece fermato ai piedi del podio il terzo azzurro, Simone Mencarelli. Lo spadista torinese è uscito sconfitto dall’assalto dei quarti contro il finlandese Akseli Heinamaa.
Nella spada femminile Cadetti, Gaia Caforio è vicecampionessa del Mondo. La spadista dell’Accademia Marchesa di Torino conquista la medaglia d’argento e viene festeggiata dallo staff azzurro come se la stoccata del 15-14 portata a segno in finale dall’ungherese Eszter Muhari non fosse mai arrivata a bersaglio.
Da applausi infatti la prestazione della piemontese, arresasi solo alla stoccata decisiva al termine di un percorso che l’aveva vista giungere all’ultimo atto di giornata dopo aver sconfitto in semifinale la polacca Zokia Janelli col punteggio di 15-12. Gaia Caforio si era lasciata andare ad un pianto di emozione alla stoccata del 15-13 con cui aveva sconfitto la russa Anastasia Balyagina nell’assalto dei quarti di finale.