I risultati di uno studio della Joan C. Edwards School of Medicine della Marshall University mostrano che la capsaicina, il composto responsabile del ”calore” del peperoncino potrebbe aiutare a rallentare la diffusione del tumore del polmone, la principale causa di morte per tumore sia per gli uomini che per le donne. Lo annuncia in una nota l’Istituto.
Grossa attenzione – si legge – è posta sulle metastasi. ”Il cancro al polmone e altri tumori comunemente si metastatizzano in sedi secondarie come il cervello, il fegato o l’osso, rendendoli difficili da trattare” ha spiegato Jamie Friedman, dottorando che ha svolto la ricerca presso la Joan C. Edwards School of Medicine della Marshall University.
Capsaicina – L’esperimento
“Il nostro studio suggerisce che il composto naturale capsaicina da peperoncino potrebbe rappresentare una nuova terapia per combattere le metastasi nei pazienti con cancro del polmone.” Negli esperimenti, che hanno coinvolto tre linee di cellule umane in coltura di cancro al polmone non a piccole cellule – si legge – i ricercatori hanno osservato che la ”capsaicina” inibiva l’invasione, il primo passo del processo metastatico.
Il team ha poi scoperto che i topi con cancro metastatico che hanno consumato la capsaicina hanno mostrato aree più piccole di cellule tumorali metastatiche nel polmone rispetto ai topi che non hanno ricevuto il trattamento. “Speriamo – dice ancora Friedman – che un giorno la capsaicina possa essere usata in combinazione con altri chemioterapici per trattare una varietà di tumori polmonari”.
Effetti collaterali e ricerca di elementi analoghi
”Tuttavia – precisa – l’uso clinico della capsaicina richiede il superamento degli spiacevoli effetti collaterali, tra cui irritazione gastrointestinale, crampi allo stomaco e sensazione di bruciore”. I ricercatori – si legge – stanno lavorando per identificare analoghi della capsaicina ”non-irritanti” pur mantenendo l’attività anti-tumorale della capsaicina. Stanno anche cercando di identificare composti naturali simili alla capsaicina con attività anti-cancro.
Friedman – conclude la nota – presenterà la ricerca alla riunione annuale dell’American Society for Investigative Pathology durante la riunione del biennio sperimentale 2019 che si terrà dal 6 all’9 aprile a Orlando, in Florida.
Photo copertina – Pixabay