Un ultra 65enne su dieci soffre di sintomi da depressione, uno su tre assume almeno 4 farmaci ma quasi tutti percepiscono abbastanza positivamente il proprio stato di salute. Questi i dati più significativi del Sistema di Sorveglianza Passi d’Argento sulla popolazione con più di 64 anni del nostro Paese.
Passi d’Argento (PdA) è un sistema di sorveglianza a rilevanza nazionale dedicato alla popolazione con 65 anni e più e fornisce informazioni sulle condizioni di salute, abitudini e stili di vita e sui bisogni di cura e assistenza specifici della popolazione anziana, ma con uno sguardo nuovo al fenomeno dell’invecchiamento.
Lo racconta una nota pubblicata sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS). Questo Sistema di Sorveglianza, condotto da ASL e Regioni, e coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità – si legge – raccoglie in continuo informazioni su salute percepita, fattori di rischio comportamentali e alcune condizioni peculiari degli anziani, volte a descriverne lo stato di salute, la qualità di vita e i bisogni di cura e assistenza.
I sintomi della depressione, in particolare – spiega la nota – spesso ancora sottovalutati, arrivano ad interessare addirittura quasi 1 anziano su 4 dopo gli 85 anni, sono più frequenti tra le donne e tra le persone socialmente più svantaggiate per difficoltà economiche o per bassa istruzione.
Circa 9 anziani su 10 hanno fatto uso di farmaci nella settimana precedente l’intervista e più di 1 su 3 (37%) riferisce di averne consumati almeno 4 diverse tipologie. Tuttavia – spiega ancora la nota – l’87% degli ultra 65enni giudica complessivamente positivo il proprio stato di salute (“discreto” l’50%, “bene” o “molto bene” il 37%), il gradiente sociale è rilevante e risultano maggiormente soddisfatte della propria salute le persone senza difficoltà economiche e più istruite.
Depressione negli anziani, un dato che fa riflettere
I sintomi della depressione sono più frequenti all’avanzare dell’età – spiega la nota ISS – se fra gli adulti infatti si stima una prevalenza di sintomi depressivi intorno al 6%, dopo i 65 anni questa quota sale al 13% e fra gli over 85 anni al 22%. La situazione viene significativamente peggiorata in presenza di patologie croniche e i sintomi depressivi interessano il 28% degli anziani che hanno due o più patologie croniche (fra quelle indagate in Passi d’Argento: cardiopatie, ictus o ischemia cerebrale, tumori, malattie respiratorie croniche, diabete, malattie croniche del fegato e/o cirrosi, insufficienza renale).
L’uso di farmaci
I dati riferiti al biennio 2016-2017 mostrano che circa 9 anziani su 10 hanno fatto uso di farmaci nella settimana precedente l’intervista; più di 1 su 3 (37%) – si legge – riferisce di averne consumati almeno 4 diverse tipologie, ma fra chi ha consumato farmaci solo il 43% riferisce che il proprio medico nei 30 giorni precedenti l’intervista ha verificato con l’intervistato (o con la persona che si prende cura della somministrazione) il corretto uso dei farmaci prescritti, ovvero il farmaco e il dosaggio prescritti, l’orario e i giorni di assunzione. L’assunzione di almeno 4 farmaci diversi riguarda il 40% di coloro che riferiscono una patologia cronica, ma ben il 70% di coloro che hanno co-morbilità.